Politica

Le persone giuste

I risultati elettorali dello scorso 13 maggio dicono due cose molto chiare. La prima è che per vincere non servono strane alchimie né astutissime operazioni di alleanze, coalizioni, compromessi, inciuci più o meno sotto banco, do ut des. Serve semplicemente candidare le persone giuste. E le persone giuste sono le persone che danno l’impressione (ricordate la moglie di Cesare?) di fare politica nell’interesse generale e non nel proprio. Semplice, lapalissiano. Luigi de Magistris e Giuliano Pisapia hanno due profili personali e politici molto diversi, su alcune questioni – e neanche delle più marginali – hanno posizioni persino opposte. Ma hanno in comune l’idea della politica come il luogo dove lavorare per il bene comune, dove creare le condizioni per una convivenza civile e solidale e non dove comporre gli interessi personali o settari di questi e di quelli. E neanche il luogo della mera gestione del potere per il potere e della distribuzione delle poltrone.
La seconda – e solo Massimo Cacciari pare non essersene accorto – è che per vincere non servono slavati profili centristi ma netti tratti di sinistra. Di Giuliano Pisapia, e più ancora di Luigi de Magistris, tutto si può dire – persino che rubavano auto – ma non che non abbiano le idee chiare e non le esprimano senza infingimenti su legalità, giustizia sociale, immigrazione. E hanno dimostrato che chiarezza di idee e di comunicazione non vanno a danno della capacità di ampliare la propria base di consensi. Oggi in Italia gli elettori di sinistra sono disposti a digerire anche posizioni diverse dalle proprie su singole questioni pur di poter finalmente guardare alla propria classe dirigente con fiducia.
Più che il risultato di Milano, è quello di Napoli quello a cui il centrosinistra – il Pd in particolare deve guardare. A Napoli è stato dato uno schiaffo a un sistema di potere collaudato da decenni ed è stato lanciato un messaggio molto forte: non ci si può permettere di replicare a sinistra i metodi di gestione del potere della (peggiore) destra.
Se i ballottaggi del 28 e 29 maggio confermeranno le nostre – più che fondate – speranze saranno stati sconfitti in un colpo solo il berlusconismo di destra a Milano e il berlusconismo di sinistra a Napoli.

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Chi sono

Sono caporedattrice di "MicroMega". Ho studiato filosofia e ho scritto "Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo" (Feltrinelli, 2018); "La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica" (Mimesis edizioni, 2015). Mi occupo principalmente di diritti civili, laicità e femminismo. Vivo a Francoforte sul Meno. Per contattarmi potete scrivere a cinziasciuto@animabella.it

Ich bin Journalistin und Autorin. Ich habe in Rom und Berlin Philosophie studiert und an der Sapienza Universität in Rom promoviert. Ich bin leitende Redakteurin bei der italienischen Zeitschrift für Philosophie und Politik „MicroMega“ und schreibe auch für einige deutschen Medien, u. a. "Die Tageszeitung" und "Faustkultur". Auf meinem Blog „animabella.it“ schreibe ich zu Säkularismus, Frauenrechten, Multikulturalismus und Fragen der Bioethik. Ich habe zwei Bücher geschrieben: "Die Fallen des Multikulturalismus. Laizität und Menschenrechte in einer vielfältigen Gesellschaft" (Rotpunktverlag, 2020; Originalausgabe auf Italienisch Feltrinelli 2018) und „La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica“ (Mimesis Edizioni, Milano 2015). Ich lebe mit meiner Familie in Frankfurt am Main.

Sie können mich unter dieser E-Mail erreichen: cinziasciuto@animabella.it