L’anima ‘borgheziana’ della Lega
Sono convinta da tempo che la Lega Nord sia una forza politica anticostituzionale, che non dovrebbe avere diritto di sedere in parlamento. La tolleranza in democrazia non si può spingere fino al punto di accettare forze che mettono in discussione i fondamenti stessi della convivenza civile e democratica, fondamenti che nel nostro caso sono scritti in modo chiaro e inequivocabile nella nostra Carta costituzionale.
L’ultima uscita dell’eurodeputato leghista Mario Borghezio (che a La zanzara, seguitissima trasmissione del pomeriggio di Radio24, ha dichiarato che le idee di Breivik, l’autore della recente strage norvegese, sono «buone, in qualche caso ottime»), non fa che confermare questa convizione, e a nulla servono le prese di distanza, tanto affrettate quanto ipocrite, dei capi della Lega Nord. «Parlare a titolo personale» non può essere un’esimente, tanto più che stiamo parlando di un esponente leghista che (purtroppo) siede in un parlamento (europeo per giunta) che ha fatto le sue dichiarazioni a Radio 24, non certo di un militante qualunque che fa le sue battutacce al bar.
Anche all’interno di un partito – come in democrazia e anzi più che in democrazia, essendo il partito per definizione una comunità di valori – non può vigere una tolleranza assoluta, ricorrendo all’esimente «parla a titolo personale» ogni volta che qualcuno dei suoi esponenti mette in imbarazzo i dirigenti. Si può parlare a titolo personale su questioni secondarie o tecniche, non certo sui valori di fondo.
Se domattina un esponente del Pd affermasse che tutto sommato le idee di Breivik sono «buone, in qualche caso ottime», il minimo che un partito democratico (e a maggior ragione il Partito democratico) possa (e debba) fare è espellerlo, perché incompatibile con i princìpi di fondo del partito. Se un personaggio come Borghezio – che non è certo la prima volta che fa apprezzare le sue simpatie neonaziste – non viene allontanato con disonore dal partito è semplicemente perché Borghezio non solo è perfettamente compatibile con la Lega, ma evidentemente dà voce a una parte (speriamo piccola, ma comunque significativa) del suo elettorato alla quale evidentemente il partito di Bossi non intende rinunciare.
Purtroppo si è tornati in un periodo di "caccia alle streghe", giocando sul malcontento popolare e sulle conseguenze della crisi economica…Peccato che chi è da temere è di casa e non chi è "diverso" dalla stupidità quotidiana…
Spero che la maggior parte delle persone si svegli presto da questo "sonno soporifero" e impari a ragionare e agire con saggezza e cordialità.
Scusa Stefania, non capisco quello che vuoi dire… Potresti essere più esplicita? Grazie.
Leonbaldo