Politica

Alemanno, la vera calamità di Roma

Quando ho scritto questo post le prime notizie parlavano di un “anziano” morto all’Infernetto. Più tardi si è saputo che non si trattava di un anziano, ma di un giovane trentenne, Sarang, cingalese, che è morto annegato dopo aver messo in salvo la moglie Dilani e la piccola figlia Chiara, di 3 mesi. Vivevano in uno scantinato, dentro una palazzina condivisa con altri connazionali.

E Alemanno continua a ripetere che è colpa dei meteorologi.

L’anziano che è morto stamattina a Roma non è vittima del maltempo. Un temporale non uccide chi sta tranquillo nella sua casa, se questa è una vera casa. E un seminterrato non è una vera casa. I seminterrati sono fatti per essere cantine e garage e, se si allagano, pazienza.


In un paese civile i seminterrati non sono fatti per essere abitati perché sono appunto sotto terra, non c’è luce, si possono allagare, non garantiscono i minimi standard di vivibilità e sicurezza che ogni cittadino dovrebbe avere. E invece i seminterrati romani pullulano di vita. Passeggiando per i marciapiedi si vedono luci accese, si sentono suoni familiari, si avvertono gli odori della cucina provenire dai seminterrati. Odori spesso esotici, perché di frequente i seminterrati sono le case degli ultimi, degli stranieri. Pudiche tendine tentano di creare un minimo di riservatezza, appese a feritoie che non possono essere tenute aperte perché sennò, al posto dell’aria fresca, ti entra in casa il putridume dei marciapiedi romani.


Una città che spinge i suoi abitanti più deboli – anziani, stranieri, poveri – nelle sue cantine è una città ostile, una città in cui vale solo la legge del più forte, in cui ciascuno è lasciato da solo.


Una città che non riesce a far fronte a un temporale, le cui fognature si allagano per qualche goccia d’acqua in più, la cui viabilità si paralizza  perché le stazioni – persino la nuovissima stazione Tiburtina – si allagano, è una città vecchia, è una città corrotta.


Una città che vieta alla gente di manifestare è una città impaurita, una città antidemocratica.


Una città fallita.


Il sindaco Alemanno ha chiesto lo stato di calamità. Ma la vera calamità di Roma è lui.


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Chi sono

Sono caporedattrice di "MicroMega". Ho studiato filosofia e ho scritto "Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo" (Feltrinelli, 2018); "La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica" (Mimesis edizioni, 2015). Mi occupo principalmente di diritti civili, laicità e femminismo. Vivo a Francoforte sul Meno. Per contattarmi potete scrivere a cinziasciuto@animabella.it

Ich bin Journalistin und Autorin. Ich habe in Rom und Berlin Philosophie studiert und an der Sapienza Universität in Rom promoviert. Ich bin leitende Redakteurin bei der italienischen Zeitschrift für Philosophie und Politik „MicroMega“ und schreibe auch für einige deutschen Medien, u. a. "Die Tageszeitung" und "Faustkultur". Auf meinem Blog „animabella.it“ schreibe ich zu Säkularismus, Frauenrechten, Multikulturalismus und Fragen der Bioethik. Ich habe zwei Bücher geschrieben: "Die Fallen des Multikulturalismus. Laizität und Menschenrechte in einer vielfältigen Gesellschaft" (Rotpunktverlag, 2020; Originalausgabe auf Italienisch Feltrinelli 2018) und „La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica“ (Mimesis Edizioni, Milano 2015). Ich lebe mit meiner Familie in Frankfurt am Main.

Sie können mich unter dieser E-Mail erreichen: cinziasciuto@animabella.it