Miscellanea

Libri per bambini e stereotipi di genere / 2

Visto l’interesse suscitato dal primo post sull’argomento, torno sul tema libri per bambini e stereotipi di genere, che mi sta molto a cuore (sarà per i due cuccioli a cui sono capitata per madre), segnalando questo nuovo post di Caterina Lazzari.
Di mio aggiungo che, purtroppo, gli stereotipi di genere (che sono quelli più duri a morire) si annidano anche in libri potenzialmente molto interessanti. Prendiamo per esempio “Il tostamostri” (di Sophie Benini Pietromarchi, edizioni Sinnos), un libro che affronta in maniera divertente una questione con cui tutti i genitori hanno a che fare quasi quotidianamente: che fare quando tuo figlio chiede insistentemente “mi compri questo o quello?”.  Le illustrazioni sono molto particolari, con un felice mix di disegni e collage che rende il libro molto originale, e sempre efficace è l’utilizzo di una famiglia di animali – in questo case delle rane – come protagonisti della storia. La rappresentazione dei ruoli genitoriali, però, non poteva essere più stereotipata di così: è la mamma quella che si ritrova ad accogliere continuamente la domanda “mi compri il tostamostri?”, è alla mamma che tocca sempre dire di no. Una mamma sempre a disposizione dei figli, impegnata esclusivamente in attività di cura della famiglia: dà da mangiare alla sorellina, va al supermercato a fare la spesa, prepara la cena, accompagna il figlio dall’amichetto e “ciaccola” con l’altra mamma, rimbocca le coperte e dà il bacio della buona notte. E il papà? È chiuso nel suo studio, a leggere. Il figlio lo “disturba” una sola volta per chiedergli del tostamostri e lui non si sforza neanche di direi di no, limitandosi a mugugnare “mmm… sto leggendo”.
Un vero peccato, vista la cura per le immagini e l’attenzione all’immaginario e alla creatività dei bambini che il libro, per altri versi, dimostra.

1 Comment

  • Caspiterina! Non lo conosco e lo cercherò.
    Mi stupisce da parte di Sinnos (editrice tra gli altri della graphic novel Cattive ragazze, molto bella su donne speciali e ribelli nella storia), me lo giustifico solo con il fatto che è di qualche anno fa e forse l'attenzione su questi messaggi "subliminali" non era ancora così accesa.
    Peccato però. Il padre che legge per i fatti suoi e la mamma che tutto-fa sono davvero irritanti.

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Chi sono

Sono caporedattrice di "MicroMega". Ho studiato filosofia e ho scritto "Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo" (Feltrinelli, 2018); "La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica" (Mimesis edizioni, 2015). Mi occupo principalmente di diritti civili, laicità e femminismo. Vivo a Francoforte sul Meno. Per contattarmi potete scrivere a cinziasciuto@animabella.it

Ich bin Journalistin und Autorin. Ich habe in Rom und Berlin Philosophie studiert und an der Sapienza Universität in Rom promoviert. Ich bin leitende Redakteurin bei der italienischen Zeitschrift für Philosophie und Politik „MicroMega“ und schreibe auch für einige deutschen Medien, u. a. "Die Tageszeitung" und "Faustkultur". Auf meinem Blog „animabella.it“ schreibe ich zu Säkularismus, Frauenrechten, Multikulturalismus und Fragen der Bioethik. Ich habe zwei Bücher geschrieben: "Die Fallen des Multikulturalismus. Laizität und Menschenrechte in einer vielfältigen Gesellschaft" (Rotpunktverlag, 2020; Originalausgabe auf Italienisch Feltrinelli 2018) und „La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica“ (Mimesis Edizioni, Milano 2015). Ich lebe mit meiner Familie in Frankfurt am Main.

Sie können mich unter dieser E-Mail erreichen: cinziasciuto@animabella.it