Miscellanea NEWSMAVENS

NAUFRAGIO DI UN BARCONE DI MIGRANTI, MUOIONO IN 63. NESSUN COLPEVOLE

Quella che segue è la traduzione italiana della segnalazione uscita su Newsmavens e basata su un articolo di Giacomo Russo Spena pubblicato su MicroMega.

 

Nel 2011 un barcone con 72 migranti vaga alla deriva nelle acque fra la Libia e la Sicilia per molti giorni. Nessuna imbarcazione che si trovava nei paraggi interviene. Sopravvivono in 9. E ad oggi non è stato individuato nessun colpevole

È senza dubbio la tragedia europea del XXI secolo. Centinaia di migliaia, milioni di persone che ogni anno percorrono decine di migliaia di chilometri a piedi, stipati in camion attraverso il deserto e infine ammassati in gommoni e barconi di fortuna lasciati andare alla deriva nel mediterraneo. Viaggi che durano mesi, a volte anni, nei quali i migranti subiscono torture e violenze di ogni genere. Eppure tale è la disperazione che li fa partire e tale la speranza di una vita migliore che in viaggio si mettono lo stesso.

Da quando l’Italia ha chiuso la missione Mare Nostrum, la situazione nelle acque fra la Sicilia e l’Africa è estremamente confusa, pochissime le navi a presidiarle e pronte a intervenire per soccorrere i migranti. In Italia negli scorsi mesi ci sono state molte polemiche attorno al lavoro delle ong che operano nel soccorso ai migranti, accusate da alcuni esponenti politici di essere dei “taxi del mare”.

L’Europa fa spallucce, lasciando ai paesi più esposti – Italia, Spagna, Grecia – la responsabilità enorme di prestare il primo soccorso in mare, che per chi sale su quei barconi rappresenta la differenza fra la vita e la morte. E spesso, come racconta in questo articolo Giacomo Russo Spena – le tragedie non si riescono a evitare.

I FATTI:

  • Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2011 un gommone lungo circa 7 metri prendeva il largo dalle coste di Tripoli alla volta di Lampedusa. Sull’imbarcazione erano presenti 72 persone, di cui 50 uomini, 20 donne e 2 bambini, tutti provenienti da Paesi sub-sahariani (Etiopia, Nigeria, Eritrea, Ghana e Sudan). Pochissime le scorte di acqua e cibo che i trafficanti hanno consegnato ai migranti;
  • La sera del 27 marzo il gommone inizia a imbarcare acqua e i migranti, grazie a un telefono satellitare, riescono a dare l’Sos
  • Ma dalla Guardia costiera e dalla Marina militare non arriva l’ordine di soccorso a nessuna delle navi che si trovavano in quel tratto di mare. I giorni passano, i viveri iniziano a scarseggiare, le persone a morire.
  • Ai primi di aprile – dopo diversi gironi alla deriva – il gommone torna in Libia trascinato dalle correnti: dei 72 migranti a bordo sono sopravvissuti in 9
  • La Procura Militare di Roma ha aperto un’inchiesta ma a tutt’oggi non c’è nessun colpevole per l’ennesima tragedia del mare.

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Chi sono

Sono caporedattrice di "MicroMega". Ho studiato filosofia e ho scritto "Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo" (Feltrinelli, 2018); "La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica" (Mimesis edizioni, 2015). Mi occupo principalmente di diritti civili, laicità e femminismo. Vivo a Francoforte sul Meno. Per contattarmi potete scrivere a cinziasciuto@animabella.it

Ich bin Journalistin und Autorin. Ich habe in Rom und Berlin Philosophie studiert und an der Sapienza Universität in Rom promoviert. Ich bin leitende Redakteurin bei der italienischen Zeitschrift für Philosophie und Politik „MicroMega“ und schreibe auch für einige deutschen Medien, u. a. "Die Tageszeitung" und "Faustkultur". Auf meinem Blog „animabella.it“ schreibe ich zu Säkularismus, Frauenrechten, Multikulturalismus und Fragen der Bioethik. Ich habe zwei Bücher geschrieben: "Die Fallen des Multikulturalismus. Laizität und Menschenrechte in einer vielfältigen Gesellschaft" (Rotpunktverlag, 2020; Originalausgabe auf Italienisch Feltrinelli 2018) und „La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica“ (Mimesis Edizioni, Milano 2015). Ich lebe mit meiner Familie in Frankfurt am Main.

Sie können mich unter dieser E-Mail erreichen: cinziasciuto@animabella.it