Politica

Dilemmi a 5 Stelle

“Se non ci fanno entrare, a quel punto arrivano le Albe Dorate, gente che emula Hitler, entrano i nazisti in Parlamento con il passo dell’oca. Sta tornando la destra che non discute, se arriva Hitler vagli a parlare del comma 5. Noi facciamo da cuscinetto siamo necessari per la democrazia. Stiamo tenendo in piedi la democrazia”.

“Se non ci fosse il M5S ci sarebbero i nazisti, il nostro populismo è la più alta espressione della politica”.

A parlare è Beppe Grillo, rispettivamente nel 2012 e nel 2014. La tesi è nota. La rabbia del “popolo” contro la “casta” è ormai un dato della politica dei giorni nostri, quello che bisogna vedere è come e da chi viene incanalata. E per anni ci è stata raccontata – non solo da Beppe Grillo – la favola che, a differenza degli altri paesi europei, in Italia avevamo per fortuna il Movimento 5 Stelle a raccogliere questa rabbia popolare e farla confluire in un percorso democratico. La tesi dei 5S come argine all’estrema destra, che altrove (vedi Le Pen in Francia e l’Afd in Germania) invece dilaga, aveva fatto breccia in molti cuori ed è stata anche una delle ragioni che ha portato taluni a votare 5S: meglio loro che i fascisti! (I 5S hanno forse la base elettorale più variegata che ci sia, e le ragioni per cui chi li vota li vota sono le più diverse, talvolta persino opposte, fra loro).

Peccato che l’argine non solo non abbia tenuto, ma abbia addirittura subito una metamorfosi, trasformandosi in un taxi che ha catapultato l’estrema destra italiana dritta dritta al governo del paese. E non basta: La Lega è infatti arrivata al governo con poco più del 17 per cento dei voti (che è già una enormità) e con ogni probabilità, se non fosse al governo, ad oggi sarebbe rimasta intorno a quella cifra, se non forse addirittura sotto. La tribuna che invece viene offerta a Salvini dal Viminale, strategicamente utilizzata per cinguettare quotidiana propaganda, ha portato la Lega a essere oggi saldamente in testa a tutti i sondaggi con il 30 per cento delle preferenze, raggiungendo e superando l’alleato di governo, che alle elezioni di voti ne aveva presi più del 32 per cento. Lo ripetiamo perché è talmente surreale da non riuscire a crederci: la Lega – quella che guarda all’Ungheria di Orbán, quella che gioca a dadi con i corpi e le vite di qualche centinaio di persone tenute chiuse in una nave, quella che non vuole il reato di tortura perché altrimenti la polizia non potrebbe fare il suo lavoro, quella che vuole armare i cittadini italiani fino ai denti, quella che rappresenta il volto più truce della peggiore destra, illiberale, reazionaria, strafottente nei confronti dello Stato di diritto – è il primo partito italiano.

Gran bel risultato per chi doveva rappresentare un argine a tutto questo, non c’è che dire. Forse convinti (illusi dai numeri del 4 marzo che in effetti così lasciavano supporre) di essere l’azionario di maggioranza del governo e di riuscire dunque a mantenere l’alleato buono buono, si sono ritrovati per le mani un cavallo impazzito che, oltre a infischiarsene dello Stato di diritto, se ne infischia anche di loro e del governo stesso. Sondaggi alla mano, Salvini sa che se si va alle elezioni e la Lega si conferma primo partito sarà lui il capo del governo, magari di nuovo con gli alleati storici Berlusconi e Meloni a fare da paggetti. Con un sentito grazie ai 5 Stelle.

Che si sono infilati in un dilemma da cui è oggettivamente difficile uscire: staccare la spina, come sembrava suggerire loro ieri Marco Travaglio sul Fatto, significherebbe srotolare un tappeto rosso che porterebbe Salvini dal Viminale a Palazzo Chigi; continuare questa esperienza di governo significa farsi complici di atti criminali e antidemocratici, come quello di privare della libertà delle persone per giorni senza nessun atto di un giudice (e dunque in totale spregio della nostra Costituzione).

Verrebbe da dire, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Se non fosse che in questo caso il mal non è solo il loro, ma il nostro.

51 Commenti

  • Un particolare grazie va al PD e a sopratutto al padrone Matteo Renzi – il quale dall’altezza di “Che tempo che fa” ha sentenziato il suo No sul governo PD-M5s.

    • E’ stato questo l’ultimo, fatale errore politico di Renzi: ed è proprio per lui (ma purtroppo anche per i cittadini di questo disgraziato Paese, ormai sull’orlo di un nuovo baratro dittatoriale, al quale aspira sempre più chiaramente lo sciagurato ma pericolosissimo Salvini) che vale il motto conclusivo del “pezzo” di “Animabella”:
      <>: invece che al congresso, vada a zappare!

    • Concordo in pieno. E vi chiedo quale alternativa a quel punto avessero gli eletti 5Stelle. Rinunciare e tornare alle elezioni dopo mesi, in ottobre o novembre? Con il probabile risultato di avere alle urne un altro crollo dei votanti? Lasciando continuità a un governo con 18 per cento dei voti nel paese e la maggioranza assoluta in Parlamento? Io rispetto il coraggio di eletti 5Stelle che si mettono in gioco con alcune speranze, pochi aiuti, grandi rischi e nessun interesse personale o di bottega. Comunque aspetterei ancora un po’ per vedere gli sviluppi, Roma non fu fatta in un giorno. E vorrei poi sentire le “opposizioni” fare proposte concrete sui vari temi, anziché inutili chiacchiere e le accuse di incompetenza. Abbiamo sotto gli occhi i risultati dei governi composti “di competenti”.

      • Appoggio in pieno la sua risposta: anche a me Salvini e la Lega non sono mai piaiuti, così come alcune prese di posizioni che, se non rasentano proprio il razzismo, “autorizzano” alcuni razzisti a sentirsi “legalizzati”.
        Ma ritengo che la “soluzione” dei 5S è l’unica vera alternativa all’immobilismo della situazione politica precedente, anch’essa pericolosamente “slittata” in direzione opposta a ciò che rappresentava…
        E spero che ciò che è alla base del movimento riesca ad arginare le pericolose tendenze dei più “facinorosi” (ma sta a noi semplici cittadini vigilare e comportarsi in modo ineccepibile).
        E sì, Renzi ha fatto lo stesso errore che fecero a loro volta i 5S, quando Bersani (uno dei pochi che ancora apprezzo del PD) propose loro di entrare a far parte del governo: a quest’ora probabilmente ci sarebbe ancora una solida maggioranza e sicuramente gli inevitabili contrasti tra le due forze politiche si sarebbero potuti “limare”, nel vero interesse di un governo dignitoso per questa Nazione.

    • Quindi se Di Maio e co. non sono capaci (o forse non vogliono, chissà…) di tenere a freno Salvini è colpa del PD.
      Teoria interessante…

  • Il dilemma sembrerebbe veramente drammatico: ma siamo proprio sicuri che essere l’argine di alba dorata significasse garantire democrazia? O invece non si volesse soltanto garantirsi la possibilità di esprimere il “proprio pensiero unico”? Il M5S quando esprimeva che “uno vale uno” sottintendeva già l’adesione piena all’idea del capo e nell’evoluzione da movimento a partito (perchè cosa altro è ora?) ha anche sviluppato il totale spregio per le istituzioni e la suddivisione dei poteri pubblici.

  • Osservazioni giuste e condivisibili. Ma non ha proprio nulla da dire riguardo al Pd renziano che col suo sciagurato “Aventino” ha rifiutato a priori qualsiasi serio tentativo di alleanza con i 5S, spingendoli in braccio a Salvini?

  • Gentile Signora,
    ha detto qualcuno che la politica è “l’arte del possibile”.
    Viene fatta sulla base delle mutevoli situazioni del momento.
    Una qualità che dovrebbero avere le classi dirigenti è di sapere cogliere i segni dei tempi e prevedere il corso degli eventi.
    La classe dirigente di questo paese ha prima colpevolmente sottovalutato il Movimento 5 Stelle e poi, ancora più colpevolmente, lo ha non solo spinto, ma addirittura sfidato a dimostrare di poter governare.
    Il resto è storia.
    Una storia ancora aperta, che tutti dobbiamo contribuire a scrivere, smettendola di credere che la colpa di quello che succede sia sempre degli altri.

  • Bell’articolo: grazie… 🙂 Tutto quello sopra descritto è frutto dell’ambiguità di fondo del M5S… Mi ricordo ancora un intervento di Beppe Grillo ad un incontro pubblico di Casa Pound, allorché quando gli chiesero cosa ne pensava di questo movimento neo-fascista, lui rispose più o meno: “Non ho pregiudiziali: io sono ecumenico”… No comment.

  • E basta con questo dare la colpa al pd!!! Chi ha votato 5 stelle cosa si aspettava? Che il pd dopo essere stato da loro accusato di ogni nefandezza gli facesse da portatore d’acqua? Approvando lo smantellamento di tutto quello che i governi di sinistra (si fa x dire) avevano fatto? Avete votato un’accozzaglia di arroganti e incompetenti, era chiaro che Salvi i se li sarebbe mangiati. Pensateci la prossima volta che andrete a votare! E per la cronaca, ho smesso di votare pd da quando il partito se lo e’ preso Renzi

  • Condivido pienamente l’articolo di Cinzia. E per rispondere ad Oreste: il PD non si è alleato al 5S perché non era in grado di farlo visti i conflitti interni e le contorsioni mentali insiti. Tentativi di alleanza hanno bisogno di ben più lungimiranza e integrità. Non so proprio come continuerà e andrà a finire ma rimaniamo allerti e pronti a protestare.

    • Certo. Con i suoi conflitti interni, le contorsioni mentali e la sottomissione a Renzi, il Pd ha concretamente dato un bell’aiutino a Salvini. Qundi Il Pd abbia ora la modestia e il pudore di fare il mea culpa e soprattutto cambi decisamente rotta!

  • Per fortuna tra la Lega e l’estrema destra c’è ancora della strada; il reato di tortura non lo hanno voluto nemmeno Renzi e Gentiloni; E, soprattutto, adesso al governo ci sono due partiti che, per la prima volta dopo 40 anni, “dicono” che vogliono prendersi cura dei propri connazionali.
    Lo so che sono pronte le critiche di qualunquismo, razzismo, ecc. Ma, dato che quei traditori del PD hanno inserito in Costituzione il pareggio di bilancio (sic!), se spendiamo 5 miliardi l’anno per andare a prendere dei disperati e poi consegnarli alla malavita organizzata (vedi intercettazioni di Roma Capitale) prima come rendita da sfruttare e poi come manodopera schiavizzata nelle campagne, o manovalanza della criminalità mafiosa, quei 5 miliardi DOBBIAMO per forza sottrarli ad altri capitoli di spesa.
    Non serve fare l’elenco delle necessità a cui non possiamo fare fronte perché mancano i soldi, ma credo che sia utile riflettere su come uno stato che non può prendersi cura dei suoi cittadini, non abbia motivo di esistere.

    • Sono pienamente d’accordo. Pregherei Cinzia Sciuto di inserire anche questi punti di vista nelle sue argomentazioni.

  • Nulla da aggiungere all’analisi. Piuttosto mi chiedo quanta sete di potere abbia il Di Maio che, rispetto a Toninelli e a Fico, appare il più disposto a stare in questo contratto il tempo maggiore possibile, affatto distante dalle posizioni di Salvini. In questo senso , a meno di un forte dimensionamento del loro vicepremier, non ci sarebbe il dilemma. Ma solo complice acquiescenza al tribuno leghista per stare al comando a tempo indeterminato. Se la Sinistra è quella dei soliti spocchiosi, a distanza astrale degli italiani dalla vita grama, questi non hanno da temere nulla riguardo alla loro durata.

  • e no bella mia ! questa volta visione unilaterale di parte e miope ! continuando Oreste ..del fallimento PD trentennale non ne parli ? causa di tutto quello che accade ora: salvataggio banche risparmiatori truffati svendita gioielli statali pezzi di territorio cioè mare svenduto ai francesi..roba di alto tradimento ..ecc eccecc

  • sono d’accordo sull’articolo, ma – in merito ad un commento – dare la colpa al PD mi pare davvero eccessivo: colpevoli se al governo, colpevoli se all’opposizione, insomma colpevoli a prescindere (un po’ come Di Maio che dichiara che Alfano doveva dare le dimissioni in quanto se stesso …). I Cinque Stelle sono geneticamente incapaci di dialogo, come dimostrato ampiamente fin dalla nascita. Quanto a Travaglio farebbe meglio a pontificare meno: personalmente avevo previsto l’alleanza 5S-Lega già circa 4 anni fa, con le conseguenze che vediamo. Se un giornalista politicamente impegnato, attivo, significativo come lui ci arriva adesso o era ed é in mala fade o é incapace. Nei due casi meglio sfiduciarlo e cercare altrove la “verità”.

    • I Cinque Stelle “geneticamente incapaci di dialogo” dice lei; però se dialogano con la Lega? fanno male, dice un altro; ma è il PD quello che non ha voluto dialogare con nessuno (e spera che tutto vada in rovina, per poi ridere…) dico io. Chi più ne ha più ne metta. Chi ha ragione?

  • Il giorno che vedrò barconi pieni di donne e bambini, di persone deboli e perseguitate, sarò d’accordo con lei. Per ora ho visto solo barconi pieni di decine di migliaia di uomini di età tra i 20 e i 30 anni, che hanno potuto pagare migliaia di euro a dei criminali, soli, senza donne, senza prospettive, senza istruzione, pieni di falsi minorenni con i baffi (tanto dichiarano l’età che vogliono), per di più quasi sempre di una religione medioevale di pregiudizio e violenza contro le donne. Fino che l’immigrazione in Italia sarà questa, sarò contentissimo che Salvini o chi per lui la impedisca.
    I discorsi dei piddini sugli immigrati sono come quelli dei preti sull’aborto: L’aborto è un assassinio, un delitto. Poi quando i bambini sono nati quello che li attende non importa più, muoiano pure di fame. Così i piddini: diritto a sbarcare, poi se fanno una vita da schiavi o da mendicanti o da criminali, non importa più. Male che vada rendono ricchi i gestori dell’accoglienza.
    Ho conservato delle pagine bellissime di lei, gentile Cinzia Sciuti. Scriveva del dolore inenarrabile di chi si trova un figlio disabile nato da parti prematuri.
    Data la sua cultura e la sua sensibilità, mi spiace vederla prendersela anche con i 5 stelle.
    Io quando nacquero per curiosità andai a frequentare i loro incontri e vissi la cosa dall’interno. E’ un dispiacere vedere intellettuali intelligenti, sensibili, colti come lei che non ne sanno nulla dall’interno e orecchiano solo luoghi comuni.
    Cordialmente.

    • caro Gianni.
      Cinzia non ha fatto altro che riportare la realtà dei fatti.
      Ma sia sa: “La verità ti fa male, lo so!”.

    • Molto condivisibile questo commento, che insieme agli altri già letti e a tutti quelli che verranno scritti, spero induca l’autrice a una riflessione sulla sua visione davvero troppo prevenuta sull’argomento.

  • brava Cinzia! tutto ben detto!
    Renzi, purtroppo, ha portato via il pallone al PD: se lui non poteva più giocare, non dovevano giocare neanche gli altri! 🙁

  • Il problema di fondo è che dibattiamo di migranti (e non perché non se ne debba parlare), ma non dibattiamo mai seriamente sulla ricerca di ricette economiche atte a superare i problemi delle persone “normali”.
    Per persone che definisco “normali” intendo quelle che lavorano a capo chino, quelle che le tasse le pagano, quelle che il lavoro lo hanno perso, quelle che il lavoro non l’hanno mai avuto nella loro vita e magari sono arrivati a quaranta anni, quelle che fanno domanda per una casa popolare, quelle che sono vittime dei terremoti…
    Se la gente sente che la sinistra si indigna per i migranti (e per i mancati utili delle coop), per i gay, per la situazione dei detenuti…e per le problematiche di ogni tipo di minoranza, ma non sa che pesci pigliare per rilanciare un paese morto e sotto ricatto della finanza e dello spread…allora vota per chiunque appaia meno lontano di una sinistra che ha tradito la sua base per rivolgersi ai Davide Serra, agli Oscar Farinetti, ai Sergio Marchionne e a tutti i fautori di una globalizzazione selvaggia e disumana.

  • Gentile Cinzia Sciuto, non si può che essere d’accordo con quanto lei scrive. Mi viene solo da chiedere se certi allarmi non era il caso di lanciarli prima, visto che la linea del M5S (va tutto bene pur di andare al governo e distruggere l’odiata sinistra) era nota da anni. Probabilmente queste esitazioni nel denunciare il carattere intrinsecamente reazionario e antidemocratico dei grillini nascono da un calcolo miope, quello cioè di usarli per distruggere Renzi e il renzismo. Ma non si è capito che Grillo e soci non erano contro il renzismo, ma contro lo Stato di diritto e le più elementari garanzie costituzionali (vedi gli sproloqui di Casaleggio contro il sistema parlamentare e la fondamentale ostilità grillina verso ogni forma di democrazia liberale che non sia la truffa demagogica della democrazia diretta). Se a questo si aggiunge incompetenza, supponenza e intolleranza, non c’è da meravigliarsi dell’avvenuta saldatura con la destra più becera.

  • Bell’articolo: grazie… Tutto quello sopra descritto è frutto dell’ambiguità di fondo del M5S… , in risposta al signor Martinelli (scusi se provo a rispondere io) mi addolora che ancora si guardi a Renzi come il male estremo del Pd, ma io che vivo dentro a questo Partito soffro per l’incapacità della sua classe dirigente di assumersi in toto la responsabilità del disastro. Tutti più o meno hanno accennato che i massimi dirigenti si devono dimettere ma nessuno lo fa, questo penso che sia il vero problema del Pd, non Renzi. In ultimo non meno grave anche alla base ci si deve assumere le proprie responsabilità perché con le chicchere non si fanno fritelle.

  • Mi sembra un commento alla situazione davvero contrassegnato da quella spocchia/fastidio che anima tanti di coloro che si rifanno a ideologie di sinistra (anche estrema) accomunandoli ai supporters del pd e ai faccendieri della destra berlosconiana.
    Associare ora la lega a quei movimenti neonazisti che Grillo si vantava, con buone ragioni, di arginare, è un altro errore interpretativo, mi auguro non dovuto a malafede (ma non ci giurerei a sto punto). Le dichiarazioni, direi le fanfaronate, da parte degli esponenti leghisti non devono preoccupare finché restano dichiarazioni, anzi mettono in evidenza la povertà di argomenti da parte loro, e all’interno del M5☆ si ha, nonostante tutto, fiducia nel popolo italiano e si pensa che alla lunga verrà a galla la differenza tra Movimento e lega. Anche i numeri che si continuano a snocciolare a favore del partito di Salvini sembrano più quasi corrispondere a un desiderio inconscio da parte di chi contesta (e contesterà sempre) da sinistra, più che a una concreta realtà.
    Amici di sinistra con la puzza sotto al naso, provate a spogliarvi della vostra aura di superiorità e umilmente mettetevi in sintonia col popolo, collaborando coi 5☆ invece di sputargli fango addosso continuamente. Tra i tanti attivisti sono preponderanti, in tutte le realtà che conosco io, i laici con mentalità aperta e preoccupati di venire schiacciati sulle posizioni della lega, bisogna aiutare invece che remare contro a queste ottime persone.
    Vi svelo un segreto a cui dall’alto della vostra sapienza non siete ancora arrivati: è proprio grazie all’allontanamento delle élites dai più semplici bisogni delle masse, che si spinge una possibilità rivoluzionaria (anche dolce, come quella grillina) tra le braccia del mostro reazionario.

  • Gentile Cinzia Sciuto. Mi è spesso piaciuto molto quello che lei ha scritto in questi anni. In questo caso, però, sono un po’ basita: dimentichiamo l’accordo Italia-Libia voluto da Minniti? Un accordo che definire nazista è dir poco. “Occhio non vede, cuore non duole”, certo. Ma da una persona così attenta come lei, leggere delle colpe del M5S che avrebbe aperto la strada alla destra più estrema e non rendersi conto che la destra più estrema è già al potere da tempo, in Italia, mi stupisce non poco. Rifiutare due navi con un enorme battage pubblicitario è una cosa indegna, concordo. Ma fare accordi con uno stato che sicuramente (lo sappiamo per certo) torturerà e massacrerà quelle persone che vorrebbero venire a trovare un futuro in Europa e non dire nulla, mi pare peggio, molto peggio di quello che sta succedendo ora. Se Salvini ha tutta questa visibilità, a scapito del M5S e dell’ala più “di sinistra” del Movimento, la ragione sta nei media che continuano a parlarne, evitando di parlare di tutto il resto. Non certo del M5S.
    Si faccia due domande sui motivi per cui Salvini, dal 2015, è sempre e costantemente presente sui media. Anche quando la percentuale della Lega era al 4% era addirittura più presente di Renzi (secondo due statistiche pubblicate da La Stampa e Il Corriere). Il che è tutto dire.
    Si faccia due domande sul perché ogni suo tweet, ogni frase, ogni boutade vengono replicati fino allo sfinimento su ogni mezzo di informazione, facendoci credere (sì, proprio così: facendoci credere) che lui sia più potente di chiunque altro, al Governo.
    Si faccia due domande sul perché il trattato con la Libia sia stato solo vagamente criticato e quasi passato sotto silenzio. Visto il silenzio da cui è stato circondato (perché? anche questa è una domanda interessante da porsi) è sparito dalla nostra mente, come non fosse mai stato fatto: ce ne siamo dimenticati e abbiamo continuato a vivere pacificamente, senza magliette rosse, senza alcuna forma di protesta. Proprio come i tedeschi che non vedevano gli ebrei, perché erano chiusi nei campi di concentramento e potevano dimenticarne l’esistenza.
    E ora tutti parlano di due navi bloccate.
    La realtà non esiste, in questo mondo creato dall’informazione. Esiste quello che l’informazione riporta.
    Se Salvini ha tutto questo potere è perché il mondo dei mass media glielo dà.
    Questo, davvero, sarebbe interessante analizzare e capire.
    Perché il mondo dell’informazione gli dà questa enorme visibilità? Perché è così onnipresente?
    Io un’ipotesi me la sono fatta. Mi piacerebbe sentire il suo punto di vista.

    • Osservazioni illuminanti. Ha veramente ragione, gentile Raffaella. Quanto al trattato con la Libia (con quale “Libia” ? …ma questo è un’altro racconto) non risulta nemmeno che dal governo Gentiloni sia mai stato presentato alla ratifica del Parlamento… forse per evitare appunto che se ne parlasse. E allora l’art.80 della Costituzione? e il Presidente Mattarella, non vigila?

  • Cara Cinzia,
    l’analisi è lucida. E spero che stimoli anche quelli che i 5S li hanno votati solo… per fare argine contro le destre.
    In questa (fallace) illusione non era già all’opera un venir meno alla difesa dei valori liberali e solidali proclamati dalla nostra Costituzione?
    Orlando Franceschelli -Roma-

  • Analisi corretta. Purtroppo il dilettantismo dei 5 stelle è stato magistralmente sfruttato dalla Lega per raggiungere un primato assolutamente impensabile fino a poco tempo fa. Sarà un’autunno particolarmente caldo. Servirebbe una politica di alto livello per uscirne bene e al momento non vedo sulla scena attori in grado di prendere in mano la situazione. Indispensabile dare il via ad una nuova stagione di partecipazione attiva collettiva alla vita politica del Paese, fondata su valori concreti e trasversali, con fatti, azioni che testimonino in maniera tangibile la direzione che si vuole seguire, che sostituiscano questa politica urlata e senza contenuto. Che ne pensi?

  • Mi perdonerete se rispondo collettivamente ad alcuni commenti, raggruppando i principali argomenti:

    1) il primo e largamente il più amato fra i commenti si può riassumere in quello che ormai è diventato un vero e proprio tormentone: “e allora il Pd?”, nelle sue varie declinazioni. Questa però, prima che una questione di politica, è una questione di logica: se io parlo di “A” non sto con questo escludendo tutto il resto dell’alfabeto, sto semplicemente in quel momento parlando di “A”. Punto. Il mio breve articolo non voleva essere un’analisi di colpe e omissioni degli ultimi vent’anni della politica italiana ma rilevava semplicemente il fatto che i 5S si sono presentati e spesso sono stati considerati un argine alla destra e che oggi quella destra che doveva arginare l’ha portata al governo. Questo non solleva nessun altro di nessuna colpa. Allo stesso tempo però le (numerosissime) colpe del Pd non possono costituire un alibi per quelle dei 5S. Banalmente, ognuno si assuma le sue responsabilità. E oggi al governo ci sono i 5S, non il Pd: mi si perdonerà dunque se trovo più interessante parlare di loro che di chi al momento ha una rilevanza politica prossima allo zero. (Comunque, tanto per non eludere la questione: penso che il Pd abbia compiuto un errore gravissimo, forse addirittura epocale per il paese, a non aprire a un’alleanza con i 5S dopo le ultime elezioni. Forse altrettanto grave di quello compiuto dai 5S quando in diretta streaming rifiutarono l’alleanza con Bersani nel 2013. E, sempre per rimanere sulla logica: perché dedurre da questo mio articolo che io difenda Minniti? Dedurre dalle mie critiche a Salvini un mio presunto appoggio alle politiche di Minniti è semplicemente un non sequitur. Non è che ogni volta che critico Salvini io debba essere costretta a prendere le distanze da Minniti. Da cui, sempre per essere chiari, prendo le distanze ma che mi rifiuto di considerare equivalente a Salvini. In politica nessuno è mai uguale a nessun altro).

    2) un altro argomento che ricorre è: “ok, e allora tu che proponi?”. Allo stato delle cose, non saprei proprio quale possa essere lo sbocco più auspicabile, mi pare che la scelta sia fra l’incudine e il martello (d’altro canto i dilemmi sono tali per definizione). Devo però per questo censurarmi e non esprimere opinioni? Questa idea che solo chi “sa quello che si deve fare” (che poi è l’idea molto machista e salviniana del “arrivo io e risolvo tutto”) ha diritto di entrare nel dibattito pubblico e che ai giornalisti e agli intellettuali tocchi togliere le castagne dal fuoco ai politici è figlia della retorica antiintellettualistica che dai primi anni berlusconiani passando per i “gufi” renziani giunge fino a noi. E che ha fatto già parecchi danni.

    3) Poi c’è, immancabile, l’argomento “radical chic”: ve la prendete con i 5S perché non capite i problemi del popolo, pensate solo a immigrati, gay e minoranze e alla gente normale non ci pensate più. A questo argomento mi pare abbia risposto con grande chiarezza Ivano Ciccarelli che, in occasione dell’arrivo dei migranti a Rocca di Papa, ha urlato dal microfono: “Sti poracci si so’ fatti la navigata, la sosta e pure 10 ore di pullman e quando arrivano qua se devono godé pure sta rottura di coglioni dei fascisti”. Ivano non è esattamente un “radical chic” (qualunque cosa voglia dire), è semplicemente uno che sa che i diritti degli altri non sono in contraddizione con i suoi. Di più: che rafforzare i diritti degli altri rafforza anche i suoi. Capire le ragioni del popolo non può significare spostarsi a destra. Ivano l’ha capito, una certa sinistra no.

  • Condivido ogni parola, io sarei stato meno “diplomatico” nellesporre la questione. Comunque da un partito (quello è!) dove non si muova foglia che Grillo e i Casaleggio non voglia non c’è nulla di democratico, pensano di dirigere un Paese di quasi 60 milioni di abitanti con qualche migliaio di click o di like, assurdo ma è così! Poi che il PD abbia fatto di tutto per far cadere il Paese nelle loro mani (anzi in quelle di Salvini) è un dato di fatto, ma ormai non vedo più la necessità di dire: ma il PD? Ora c’è questa accozzaglia che governa (si fa per dire) e quindi il problema sono loro e soltanto loro!

  • I 5 S avevano urgenza di andare al Governo con la stessa urgenza di andare in bagno. Con chiunque ci fosse stato. Certo, clamorosa cecità politica del PD (leggi Renzi). Ma con la Lega il 5S avrebbe dovuto rinunciare a una simile alleanza. Ho votato 5S un po’ convinto, un altro po’ perchè per chi potevo votare? L’accoppiata con la Lega mi ha tolto ogni entusiasmo e ogni speranza nel 5S, e sono convinto che questo è successo anche per tanti altri elettori 5S. i 5S hanno spianato, scarificato e asfaltato la strada per il futuro della Lega. Bravi, lungimirante acume politico.

  • “Un non sequitur”…”retorica antillettualistica”…ma di cosa parli??
    Hai scritto le tue considerazioni…io ed altri abbiamo risposto enucleando pensieri e parole che tu puoi condividere o meno, ma che non dovresti catalogare in categorie.
    E’ il solito vezzo di certe elite secondo cui gli altri sbagliano , non capiscono, sono populisti e non meriterebbero neanche il privilegio del suffragio universale.
    Se reputi che la lega sfiori nei sondaggi il 32% perché approfitta della tribuna del governo, perché non ti chiedi perché l’enfant prodige della ruota della fortuna, anch’esso al potere, abbia portato il suo partito al 18% scarso.
    Se la sinistra non è più in sintonia con chi votava a sinistra, fatevi delle domande serie, fate delle autocritiche serie…Io sono uno che non vi ha più votato perché stanco di vedere tante porcate in un partito di chiacchieroni e faccendieri.
    Se cambi negozio perché ti trattano male, poi in quel negozio non ci torni più…cerchi altri negozi, forse non soddisferanno a pieno le tue esigenze, ma di certo non torni più indietro.

  • quello che hai detto è sacrosanto ma dovresti chiedere una udienza e spiegarglielo a matteo renzi perché è stato lui che con una comparsata di 15 minuti da fazio in diretta ha di fatto consegnato definitivamente (secondo un progetto iniziato anteriormente al nazzareno) alla destra, quindi alle estreme destre, attraverso il trampolino dei 5 stelle, da di lui come sopra, gentilmente regalatogli il boccone del governo intero per i prossimi tempi bui; e sempre lui ben doveva sapere e sapeva che una volta al potere le destre di ispirazione fascista sono maestre nel creare consensi di pancia e fagocitare avversari quanto meno finti avversari senza attributi….si salvi chi può prima che sia troppo tardi!!

  • scusate, completo il giudizio precedente:
    – quando si è votato per i 5 stelle non si sapeva del dopo votazione; se i voti per loro fossero stati ancora di più poi ora non staremmo a fare gli stessi discorsi; forse li staremmo giudicando per una unica volta nella vita da soli e sarebbe un’altra storia.
    – secondo, la legge elettorale rosato, vedi pdr partito di renzi, fatta ad arte poche settimane primae fu fatta proprio per ostacolare i 5 stelle, unici da soli cioè non in coalizione quindi scientificamente fu fatta proprio per creare quanto meno per agevolare queste conseguenze paranoiche in cui ci troviamo. di questo ne sono arciconvinto. tutto è voluto dall’alto e studiato nei minimi particolari. insomma si sarebbe voluti arrivare in certi ambienti occulti a questo stato di fatto.
    grazie di nuovo.

  • Gent.ma signora, sarei in totale accordo con lei se mi fossi aspettato da grillo ed i suoi pards qualcosa di diverso dell’ invettiva da piazza o da bar. L’ incopetenza, la faciloneria, l’ ignoranza di regole e convenzioni, hanno portato alla sovrastima di loro stessi e delle loro confuse, fumose idee di giustizia sociale, equità, ecc. il populismo è stata la lettiera dove ha pisciato, mi scuso del termine, il fascismo prima e ora con salvini. Noi come italiani siamo particolarmente sensibili a sperimentare queste cose, come la nostra storia insegna. siamo i primi, ecco perchè, siamo pericolosi per noi stessi, per l’ europa e quindi per il mondo

  • Parole vere quelle di Giorgio: “I 5S hanno spianato, scarificato e asfaltato la strada per il futuro della Lega.” E incominciarono a farlo già nell’aprile 2017 con quell’attacco meschino alle ONG. Da quel momento in poi capii che la partita era persa, che si era operato uno spostamento ‘a destra’. Ma dire ‘i 5S’ non risponde del tutto al vero, si tratta di alcuni esponenti del movimento, visto che anche nel M5S ci sono correnti. Personalmente mi auguro che la corrente alla quale il Presidente della Camera appartiene faccia sentire più forte la sua voce, che tuoni.

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Chi sono

Sono caporedattrice di "MicroMega". Ho studiato filosofia e ho scritto "Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo" (Feltrinelli, 2018); "La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica" (Mimesis edizioni, 2015). Mi occupo principalmente di diritti civili, laicità e femminismo. Vivo a Francoforte sul Meno. Per contattarmi potete scrivere a cinziasciuto@animabella.it

Ich bin Journalistin und Autorin. Ich habe in Rom und Berlin Philosophie studiert und an der Sapienza Universität in Rom promoviert. Ich bin leitende Redakteurin bei der italienischen Zeitschrift für Philosophie und Politik „MicroMega“ und schreibe auch für einige deutschen Medien, u. a. "Die Tageszeitung" und "Faustkultur". Auf meinem Blog „animabella.it“ schreibe ich zu Säkularismus, Frauenrechten, Multikulturalismus und Fragen der Bioethik. Ich habe zwei Bücher geschrieben: "Die Fallen des Multikulturalismus. Laizität und Menschenrechte in einer vielfältigen Gesellschaft" (Rotpunktverlag, 2020; Originalausgabe auf Italienisch Feltrinelli 2018) und „La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica“ (Mimesis Edizioni, Milano 2015). Ich lebe mit meiner Familie in Frankfurt am Main.

Sie können mich unter dieser E-Mail erreichen: cinziasciuto@animabella.it